Monte Vial

Un viaggio di andata/ritorno verso il monte Vial che si affaccia sul Mediterraneo sotto un sole e un cielo d'ottobre nonostante tutto molto estivo

Alla fine ci ritroviamo in quattro al parcheggio dei mulini di Castagnier: Bernard, Dominique, Christopher e io, Vincent. Cerchiamo disperatamente un posto in un parcheggio chiuso. I pochi posti liberi sembrano annunciare una visita al canile, quindi ci dirigiamo verso la rotonda successiva per trovare un riparo. Saliamo ai piedi del Vial: Gilette, poi alla fine troviamo un posto all'inizio del sentiero al Revest les Roches.


Iniziamo la nostra salita sotto un sole già un po' caldo. Il paesaggio è magnifico, il tempo è molto chiaro: si vede il Var scorrere nella sua pianura verso il mare in lontananza, i villaggi a metà pendenza. Poi cambiamo di versante e osserviamo il Var che esce dalle gole dove si mescola con la Vésubie. Non incontriamo nessuno. Ad un passo, vediamo la cima e le sue antenne. Un ultimo rigonfiamento e raggiungiamo una strada tra le antenne con due auto parcheggiate. Incontriamo anche una terza macchina con tre uomini venuti ad ammirare la vista senza il piacere della passeggiata.

Vial 5

Un piccolo giro verso le antenne a est; un saluto naturista alle telecamere di sorveglianza, una splendida vista sulla valle del Var e sulle montagne che annunciano l'Italia. Poi torniamo verso le antenne dell'ovest dove si trova una piramide di metallo che segnala la vera cima del Vial. È ora di pranzo, scattare qualche foto e far volare il mio drone.

Vial 4

All'improvviso, una volata di ragazze ci caccia dalla cima e iniziamo la nostra discesa sotto un bel sole e in un caldo quasi estivo. L'escursionismo diventa tessile in modo intermittente. All'andata, eravamo soli e nudi, ma al ritorno, il perizoma non è mai lontano perché ci incrociamo con il mondo: escursionisti, cacciatori, passeggiatori di cani, persone isolate. Sorrisi e gentilezza, nessun incidente. Una pausa in una grotta accogliente e fresca dove facciamo qualche foto. Poi riprendiamo la strada che scende bene, a volte un po' veloce. I paesaggi sono sempre sontuosi.

Arrivati all'auto, cerchiamo invano un posto per dissetarci al Revest-les-Roches in vano, perché l'unico stabilimento aperto lo è solo la sera. Ci dirigiamo quindi verso il villaggio di Gillette, dove godiamo di una vista magnifica e soprattutto di un rinfresco tanto atteso.

Vincent

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