Monte Brune

Ci voleva una buona dose di ottimismo, o forse di incoscienza, per considerare un'escursione quando si vedevano chiazze di ghiaccio al posto delle pozzanghere all'inizio del passo Vé Gauthier (1099 m). Nessuno osava controllare le temperature indicate dai nostri veicoli, confidando nel tepore promesso dal cielo terso e dal suo complice abituale, il sole.
La neve caduta nei giorni precedenti rimaneva sul sentiero, ancora all'ombra. Impronte profonde nel terreno rivelavano la vita che sospettavamo ma che non vedevamo mai: conigli, forse persino furetti o martore, nascosti dagli avvoltoi che avremmo visto più tardi. Ai margini del bosco, due audaci si spogliarono. Attivisti che nulla scoraggia, sempre pronti a un'azione dimostrativa.

Più avanti, mentre si dirigevano verso la vetta, gli altri tre fecero lo stesso. Non faceva freddo sotto il sole splendente e, contrariamente alle abitudini estive, nessuno pensò di indugiare sotto gli alberi quando apparvero. L'altopiano ai piedi del Mont Brune offre un panorama superbo e tranquillo. Abbiamo sentito passare un veicolo su questa strada utilizzata solo dai pochi abitanti del posto? Sì, e sarebbe l'unico. Non si arriva per caso nelle profondità di questa oasi di pace; è un viaggio ponderato e ponderato.
Un escursionista ci ha sorpreso prima ancora che potessimo indossare i pochi strati che di solito riserviamo per un'occasione del genere. Un po' imbarazzato, questo atleta ha allungato il passo...
Durante la salita finale, proprio come in vetta, ci siamo presi il tempo di contemplare le cime innevate del Mercantour, cercando di identificarle. Alcuni erano orgogliosi di aver nominato due cime iconiche senza errori, prima di rendersi conto che questa piccola quantità di conoscenza evidenziava il progresso necessario per nominarle tutte. Fu in quel momento che un secondo escursionista apparve dietro di noi, solo per sgattaiolare via dopo un saluto cortese ma imbarazzato. Questi due avranno la stessa difficoltà a convincerci di un incontro con un gruppo di naturisti in montagna di un pescatore che si vanta delle dimensioni della sua ultima trota pescata.

In cima, faceva fresco e una leggera brezza ci ha costretti a indossare qualche strato; Bourgueil riscalda solo lo spirito, non il corpo. In assenza di Anne Sophie e dei suoi deliziosi dolci fatti in casa, circolava un pacchetto di barrette di cereali, un'intenzione che non poteva certo eguagliare la competenza culinaria della nostra amica.
Gli stessi audaci si sono scoperti di nuovo durante la discesa per crogiolarsi ancora un po' al sole.

Questa è stata la quarta vetta di questa valle che abbiamo scalato quest'anno. In ordine: Mont Lion (1000 m), Mont Vial (1500 m), Cime des Colettes (1500 m), di nuovo Mont Vial e infine Mont Brune. Tutte saranno incluse nei programmi delle stagioni future.