Il bikini verde
- Da Jean-Paul Guido
- Il 09/10/2023
- In Camminare nudo
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IL BIKINI VERDE
1976, abbiamo vent'anni, ci siamo appena sposati. La licenza di maturità in tasca ho trovato (era
facile a quel tempo) un lavoro sulla Costa Azzurra.
Lasciamo la nostra città grigia della Val de Marne che definiremmo come "sensibile" oggi e raggiungiamo Nizza in una R5 nuovissima.
Il 1968 era già alle nostre spalle, ma ancora permeava le nostre menti e le nostre azioni. Ci godevamo di queste libertà acquisite ma, diciamolo, il naturismo ci era sconosciuto.
È in gennaio che abbiamo iniziato ad apprezzare la vita dolce della costa. Per noi tutto o quasi era straordinario. Questa luminosità in pieno inverno al posto del nebbia, quella dolcezza al posto dei marciapiedi ghiacciati, il mare con il suo orizzonte infinito sostituendo le barre di edifici riducendo anche la voglia di «proiettarsi più lontano».
La primavera arrivò molto presto. Gli azzurri, non abituati al gelo dell'Ile de France, erano ben coperti. Noi no! Era primavera per loro, già estate per noi. E Avevamo intenzione di approfittarne subito.
Dopo un paio d'ore eravamo gli unici tessuti circondati da decine di nudisti che si abbronzavano, nuotavano, camminavano, chiacchieravano o leggevano in modo così naturale si chiedeva come fosse possibile non sentirsi a disagio in una tale tenuta.
Ma presto siamo noi che abbiamo capito di essere intrusi nel nostro vestito, qui, inappropriato. Aggiungo che non c'è stata alcuna animosità da parte dei naturisti contro noistessi.
Il verde, io me lo ricordo molto bene perché è stato l'ultimo della nostra vita tessile.
Era cinquant'anni fa.... o quasi.
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